L’Acqua Santa sgorga a 33 °C, classificandosi come bicarbonato-solfato-calcica. Come ogni acqua minerale calcica – con una concentrazione di Ca++ superiore a 150 mg/l –, l’Acqua Santa delle Terme di Chianciano è considerata una sorgente alimentare di calcio. Contribuisce così al suo fabbisogno giornaliero, proprio come gli alimenti derivati dal latte. Questo fenomeno è consentito dalla presenza di rocce calcaree, a cui si aggiungono bicarbonati di calcio e magnesio nei terreni derivanti dall’aggressione della componente calcarea da parte della CO2 disciolta.
Ingerita a digiuno in dosi frazionate secondo la prescrizione medica, l’Acqua Santa delle Terme di Chianciano agisce su tre livelli: sulle vie biliari, sul circolo entero-epatico degli acidi biliari e sulla cellula epatica.
La cura con Acqua Santa –impossibile da riprodurre artificialmente in laboratorio – stimola la produzione della bile, provoca la contrazione e lo svuotamento della cistifellea e il passaggio della bile nell’intestino attraverso le vie biliari. Il ciclo di cura consigliato corrisponde a circa 12 giorni e ha le seguenti principali indicazioni terapeutiche: dispepsia di origine gastroenterica o biliare, sindrome dell’intestino irritabile con stipsi, la discinesia delle vie biliari con dispepsia, gastroduodenite cronica e colecistite cronica alitiasica con dispepsia.
La cura può essere limitata all’assunzione di acqua da bere – cura idropinica – oppure integrata da bagni e fanghi della regione epatica. La fangatura della zona epatica presso Terme Sillene a completamento della cura idropinica attiva un’azione antispastica e decongestionante. La terapia è completata dal bagno carbogassoso in acqua Sillene, che agisce attivando la vasocostrizione dei visceri e la vasodilatazione nella zona epatica e sistemica.