Secondo la Teogonia di Esiodo, i principi etruschi avevano legami di parentela con la strega Circe perché custodivano il segreto delle terme da Chiusi a Chianciano, dove anche a quei tempi si registravano guarigioni straordinarie. Anche il grande re etrusco Porsenna (VI sec. aC) frequentava le terme di Chianciano, come confermano alcune tavolette antiche.
Le Terme di Chianciano divennero famose durante il periodo dell’impero romano, secondo le testimonianze di Varrone, Tibullo e Orazio. Sono perfino stati ritrovati resti di piante da bagno, tubi di piombo, una bellissima statua in bronzo detta “Apollo salutare”, una in pietra detta “Mater Matuta” e la biga di Diana Sillene (III-IV secolo a.C.), oggi al museo archeologico di Firenze. Il poggio dove furono rinvenuti questi preziosi oggetti è tuttora chiamato Sillene. Sulla via Cassia, ai tempi dell’Impero Romano, una stazione tra Arezzo e Chiusi conduceva direttamente alle Terme.