L’antica vocazione curativa delle Terme di Chianciano è confermata dal ritrovamento di reperti di Età Etrusco-Romana, legati al culto delle acque: statuette sacre e riproduzioni votive di fegati in pietra e bronzo.
Il territorio fu a lungo conteso tra i Ghibellini di Siena e i Guelfi di Orvieto, sostenuti da Firenze. La prima valorizzazione delle acque termali avvenne solo nel ‘600, quando la situazione politica si stabilizzò sotto il granducato di Toscana.
Il resto è storia recente: tra il 1915 e il 1929 vennero realizzate le prime strutture. La sorgente dell’Acqua Santa affiora da una grotta rocciosa sovrastata da una collina. Dal serbatoio di raccolta, l’acqua passa in una tubazione articolata in 11 raccordi ed altrettante “cannelle” per la mescita che avviene in una grande sala.
Il parco, che si estende su una superficie di oltre 7 ettari e che si articola in sentieri nel verde, fra aiuole fiorite ed alberi secolari, comprende anche il Salone Nervi, il Bar con la Sala Ottagonale, un’area ballo e per musica da ascolto all’aperto, un viale dedicato allo shopping, le Terme Sensoriali e la Sala Fellini. All’ingresso del parco sono collocati, sui bordi di una fontana, due simbolici pavoni in bronzo del XVIII secolo.

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