Fanghi termali per artrosi

Di Angela Betti in collaborazione con il dottor Andrea Rapaccini, Direttore sanitario delle Terme di Chianciano

L’efficacia delle cure con le acque termali per l’artrosi era già empiricamente nota agli Etruschi ed ai Romani che nell’acqua termale si bagnavano in vere e proprie piscine, non tanto diverse dalle nostre piscine Theia. La ricerca scientifica oggi non fa altro che validare ciò che già è noto dalla notte dei tempi attraverso attente sperimentazioni e studi a livello universitario . Ad esempio, il progetto di ricerca della Regione Toscana in collaborazione con lo stabilimento Sillene di Terme di Chianciano finalizzato ad evidenziare l’utilità clinica e del rapporto costi benefici delle cure alle terme per l’artrosi del ginocchio. In cento pazienti-campione opportunamente selezionati, nel corso di ben due anni di studi, il ginocchio artrosico, dolorante e caratterizzato da una riduzione della funzionalità, è stato trattato con fanghi termali alla temperatura di 48 gradi per venti minuti e poi, a seguire, con un bagno in acqua termale Sillene a 37 gradi per 15 minuti, secondo un preciso protocollo. L’età dei pazienti campione dello studio scientifico era compresa fra i 50 e i 75 anni. I risultati clinici relativi alle cure termali per l’artrosi sono oggi stati pubblicati e sono evidenti anche alla comunità scientifica: nei pazienti studiati ed analizzati, la funzionalità motoria dell’articolazione è decisamente migliorata, e si sono ridotti gli episodi dolorosi. A fronte di questi miglioramenti, nei 50 pazienti-campione che invece seguivano nel corso dei due anni dello studio solo terapie farmacologiche, i risultati sono stati decisamente inferiori rispetto ai pazienti che si sono curati con fanghi e bagni. Importante e per certi aspetti determinante, anche la valutazione degli indicatori socio-economici: si spende meno in quanto si riduce la spesa per farmaci antinfiammatori e gastroprotettori, si spende meno per visite specialistiche e per per la fisiokinesiterapia. Si nota altresì una riduzione dei ricoveri in day hospital e inoltre si registra un calo delle assenze dal lavoro motivati da temibili problemi di deambulazione. “Ringraziamo l’Azienda ospedaliera Universitaria senese in particolare l’U.O. di Reumatologia diretta dal professor Mauro Galeazzi e la dottoressa Antonella Fioravanti e naturalmente gli operatori medici ed il personale tecnico e sanitario dello Stabilimento Sillene di Terme di Chianciano per l’attenzione, la perizia e la competenza con cui hanno condotto questa ricerca, molto impegnativa e dai risultati così evidenti” conclude il dottore Andrea Rapaccini, direttore sanitario di Terme di Chianciano che, dati alla mano, consiglia la fangatura al ginocchio in caso di gonartrosi, appunto, la forma di artrosi che colpisce il ginocchio, fornendo altresì indicazioni precise sulle cure alle terme per l’artrosi e sui mesi in cui effettuare la terapia: esiste infatti una indicazione stagionale importante proprio nei mesi freddi, quelli in cui le articolazioni soffrono per l’umidità e le temperature invernali. Per usufruire di queste preziose terapie, basta presentarsi alle Terme di Chianciano con la ricetta del proprio medico di base.

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